CAMBIO: "Lavoro e differenze"
Cambio. Rivista sulle trasformazioni sociali

E' disponibile online il nuovo numero di CAMBIO: "Lavoro e differenze", a cura di Massimo Bressan e Sebastiano Ceschi.
Dalla introduzione:
"Il lavoro, in quanto attività prettamente umana e a cui viene attribuito un valore culturale, rispecchia e articola le differenze sociali, etniche, confessionali, di status, di genere e generazione presenti nel contesto sociale. La divisione del lavoro è un principio ed una regola tra le più comuni e costanti nelle società umane e può fondarsi su sesso, età, appartenenza ad una determinata classe o casta, oppure rispecchiare un rapporto di potere tra gruppi diversi (sottomissione, schiavitù). Partendo perciò dall'assunzione da cui siamo partiti - ovvero che il lavoro può essere il riflesso di differenze preesistenti come crearne di nuove, può ridurle o accentuarle, ma raramente resta neutrale rispetto ad esse - era nostro interesse approfondire la questione di come il lavoro, i processi e le relazioni lavorative si incrociano e si sovrappongono con le differenze dei lavoratori, siano esse relative al contesto, a gruppi o a singoli lavoratori. Riteniamo cioè di forte interesse per gli studi antropologici attuali occuparsi di come le differenze di genere, cultura, generazioni, cittadinanza, territorio socio-produttivo scompongono il lavoro, lo stratificano e lo articolano con variabili umane e sociali."
"Il lavoro, in quanto attività prettamente umana e a cui viene attribuito un valore culturale, rispecchia e articola le differenze sociali, etniche, confessionali, di status, di genere e generazione presenti nel contesto sociale. La divisione del lavoro è un principio ed una regola tra le più comuni e costanti nelle società umane e può fondarsi su sesso, età, appartenenza ad una determinata classe o casta, oppure rispecchiare un rapporto di potere tra gruppi diversi (sottomissione, schiavitù). Partendo perciò dall'assunzione da cui siamo partiti - ovvero che il lavoro può essere il riflesso di differenze preesistenti come crearne di nuove, può ridurle o accentuarle, ma raramente resta neutrale rispetto ad esse - era nostro interesse approfondire la questione di come il lavoro, i processi e le relazioni lavorative si incrociano e si sovrappongono con le differenze dei lavoratori, siano esse relative al contesto, a gruppi o a singoli lavoratori. Riteniamo cioè di forte interesse per gli studi antropologici attuali occuparsi di come le differenze di genere, cultura, generazioni, cittadinanza, territorio socio-produttivo scompongono il lavoro, lo stratificano e lo articolano con variabili umane e sociali."